Lo scorso 14 dicembre, con una decina di giorni di anticipo, META “consegna” a noi europei il tanto atteso Threads, come una sorta di sorpresa di Natale. I cugini americani ne facevano uso già da qualche mese. 

A prima lettura si propone come alternativa di Twitter, consentendo di editare piccole porzioni di testo (500 caratteri) video, foto, e soprattutto note vocali.

Più testo e meno immagini, questo è uno degli  aspetti che più si fa largo approcciando la nuova piattaforma. Sopratutto se confrontiamo Threads e Instagram, o almeno ci sarà una riscoperta della parte scritta, dell’esprimere pensieri e opinioni. 

Dal modo in cui influencer o aziende stanno impostando i loro primi “thread” emerge un bisogno di avvicinarsi ai fan che fanno parte della community, usano quindi toni colloquiali e amichevoli a cui poi gli altri corrisponderanno con altrettanta sincerità. A loro favore arrivano anche le note vocali inviate in risposta a qualche thread, che quindi deve essere prima di tutto coinvolgente e rivolgersi ai follower. Non esistono Chat e Direct quindi le conversazioni sono destinate a rimanere pubbliche aumentando cosi gli spunti di interazione. 

In questa nuova terra di conquista siamo noi a dettare le regole così da “forgiare” l’algoritmo. Sentiamoci quindi liberi di “spararla”un pò come viene e chi vivrà vedrà.